"Mi insegnarono ad inquadrare un soggetto, è facile, se serve un' immagine ravvicinata vai avanti se serve una panoramica fai un passo indietro".
Inizia a scattare foto da giovanissima e si distingue subito per il carattere forte che riesce a dare ai suoi scatti, la capacità di plasmare sul soggetto la sua Idea di fotografia che ritiene ben più importante dello scatto in sè.
Nel 1975 segue i Rolling Stones durante la loro tournee in esclusiva per il giornale Rolling Stone, riuscendo a creare una sintonia ed un'empatia con la band che le permette di immortalare la vera essenza e la vita delle giovani rockstar.
Fotografa inoltre Jonny Cash e June Carter, Iggy Pop ed i giovani White Stripes!
Dal fortunato incontro con Jagger e gli altri la Leibovitz diventa acclamatissima e lavora per i nomi più famosi dello star system e per le riviste più importanti da Rolling Stone a Vogue a Vanity Fair. Fotografa le personalità più richieste e famose creando degli scatti che diventano a dir poco iconici. Dal volto blu dei Blues Brothers passando per la Moore in prima pagina che mostra il suo pancione, fino al noto ritratto di Woopi Goldberg che nuota in litri e litri di latte, ogni set fotografico è intriso di elementi che danno uno stile forte. In altri casi il forte impatto viene lasciato al soggetto della fotografia su cui la Leibovitz plasma un'idea, la sua idea di comunicazione fotografica.
Famosa per la creazione di scenografie ricercatissime con animali esotici introvabili, richieste bizzarre di effetti atmosferici artificiali, per la maniacale precisione che la porta a perdersi tra centinaia di scatti nella sua camera oscura prima di essere soddisfatta del risultato, la Leibovitz viene guidata da un'estro creativo che posiziona i suoi soggetti come fossero comparse momentanee nella sua visualizzazione artistica dello scatto nel suo teatro delle meraviglie!
Probabilmente il suo scatto più importante e famoso è quello che ritrae Joko Hono vestita abbracciata da un nudo Jonh Lennon; fotografia splendida di per sè, ma tristemente ancor più storica poichè scattata nel pomeriggio dell'8 dicembre 1980, 4 ore prima della morte di Lennon. La stessa idea di questo scatto venne successivamente ripresa in una fotografia di Jonny Deep e Kate Moss.
Successivamente Annie , ispirata da Ansel Adams, si allontana dalle celebrità e prende la sua macchina fotografica con cui diventa un'unica entità, con cui si immedesima e decide di viaggiare alla ricerca di "scatti senza tempo che possano sopravvivere al di là di quel momento". Racconta con le fotografie paure, gioie, speranze dando libero sfogo alla sua dirompente creatività. Il risultato di questo percorso è un libro intitolato "Pilgrimage" nato da un'idea della Leibovitz e della sua compagna di una vita, la scrittirice Susan Sotang.
Qui trovate il profilo Facebook dell'artista se volete curiosare e restare aggiornati sui suoi lavori.
Buona Luce a tutti!
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