Sensori Fotografici, Fattore Crop e Megapixel


Il sensore è quel supporto elettronico che converte la luce che penetra dall'obiettivo nella nostra, amata foto.
Di fatto, è il sostituto della cara, vecchia pellicola.

Ve ne risparmio il funzionamento, e ringraziatemi!Sarebbe un argomento pesante che immagino interessi marginalmente un fotoamatore. Ma per chiunque volesse farsi del male posto un link di Wikipedia che tratta i CMOS (la tipologia di sensore maggiormente in voga per costi minori) ed i CCD (il fratellone  "ricco").

L'aspetto che maggiormente ci interessa è la grandezza del sensore a seconda del modello di fotocamera:


Questo è un esempio in scala di diversi sensori; partendo dalla prima fila in alto da sinistra.

In rosso, il più piccolo, è il sensore di un iphone 5. Parliamo di uno smartphone; nonostante oggi sia diventato uno dei mezzi più utilizzati per fare fotografie e le stesse case tendano ad enfatizzarne le caratteristiche, non possiamo annoverarli tra le fotocamere; le dimensioni del sensore sono davvero minuscole:  4,54 x 3,42 millimetri; 8 Mp totali.



Il successivo, in verde, appartiene ad una compatta; precisamente alla Canon PowerShot A3100. Entriamo quindi tra le fotocamere canoniche. Nonostante ciò il sensore non risulta poi così più grande di quello dello smartphone della Apple. Misura 6,14 x 4,55 mm ed ha 16 Mp totali.


Troviamo poi, in viola,il sensore di una fotocamera brigdge: la Fujifilm FinePix HS30EXR. Nonostante la maggiore possibilità di scelta di impostazioni di una bridge rispetto ad una compatta, confrontandone i sensori noteremo una misura quasi uguale: 6,40 x 4,80 mm. Anche in questo caso abbiamo 16 Mp totali.


Il successivo sensore, in marrone, inizia ad avere delle misure ben più importanti. Appartiene ad una Canon Gx1; una di quelle fotocamere che avevamo chiamato "professionali" in passato. Tre volte più grande di quello delle compatte e quattro rispetto a quello di un Iphone, il sensore della GX1 misura 18,7 x 14,0 mm e vanta un totale di 14.3 Mp. "Ma come... un sensore 3 volte più grande di quelli visti fino ad ora ha meno Mp??" Ebbene si!! Svelerò questo arcano alla fine di questa guida... portate pazienza. 


Giungiamo finalmente ai sensori più "corposi"; ne consideriamo due contemporaneamente: l'arancione ed il verde. Sono ambedue APS-C; sul primo trovate la dicitura "Canon Eos M", la Mirrorless di casa Canon. In realtà questo sensore è lo stesso di tutte le Reflex Canon, ad eccezione dei modelli 1D 5D e 6D (che vederemo tra poco). Il secondo è invece appartenente a Nikon; anche in questo caso viene montato da tutti i modelli di Reflex eccezion fatta per le "ammiraglie". 

 

  
Le dimensioni dei due sensori sono quasi uguali; Canon misura 22,30 x 14,90; Nikon 23,60 x 15,60. Riguardo i Mp totali abbiamo modelli più vecchiotti che partono dai 10.0 per arrivare agli odierni 18.0 (domani probabilmente saranno ancora di più e dopodomani aumenteranno ulteriormente!)

L' APS-H è un formato particolare con cui Canon ha "motorizzato" solo alcuni modelli di Reflex: le 1D. Misura 27,90 × 18,60 mm ed è il più vicino, per dimensioni, ad un "pieno formato".

Il full-frame o, come appena chiamato, pieno formato è il sensore con misura corrispondente alla vecchia pellicola fotografica da 35mm. Misura 36,0 x 24,0 mm e vanta la maggiore luminosità della gamma.

Questa è la lista delle reflex digitali full frame:
Contax N Digital (2002)   Canon EOS-1Ds (2002)   Kodak DCS Pro 14n (2003)   Kodak DCS Pro SLR/n (2004)   Kodak DCS Pro SLR/c (2004)   Canon EOS-1Ds Mark II (2004)   Canon EOS 5D (2005)   Nikon D3 (2007)   Canon EOS-1Ds Mark III (2007)   Nikon D700 (2008)   Sony α DSLR-A900 (2008)   Canon EOS 5D Mark II (2008)   Nikon D3X (2008)   Sony α DSLR-A850 (2009)   Nikon D3S (2009)   Canon EOS-1D X (2012)   Nikon D4 (2012)   Canon EOS 5D Mark III (2012)   Nikon D800 (2012)   Nikon D800E (2012)   Nikon D600 (2012)   Canon EOS 6D (2012)

Chiunque volesse scoprire le caratteristiche del sensore che monta la propria fotocamera può consultare questo sito: http://cameraimagesensor.com/size/

Ma cosa cambia tra un sensore APS-C ed un Full Frame? 

Cambia... "solo la foto". Gli APS-C, essendo più piccoli, immortalano una sezione minore della scena che ci si presenta davanti: questa caratteristica viene solitamente chiamata "fattore crop"
Si potrebbe dire, per semplificare, che i sensori APS-C diano vita a fotogrammi "ingranditi" ma, per quanto il risultato potrebbe sembrare tale, non è del tutto corretto.

immagine tratta da: http://teenagephotographer.com
Questo è un chiaro esempio di fattore di crop; immaginiamo di scattare 4 fotografie con la stessa lente ed identica posizione ma utilizzando 4 fotocamere con 4 sensori diversi.
La foto intera (con bordo nero) è l'immagine che stamperemmo se utilizzassimo una full frame (o una reflex analogica) ed è il punto di riferimento per tutti i sensori più piccoli.
Il ritaglio rosso è l'immagine che stamperemmo utilizzando una Canon 1D (sensore APS-H). La foto che otterremmo ha un fattore di crop di 1.3; il che vuol dire che ci troveremo una immagine "ingrandita dal centro di una volta virgola tre".
Il ritaglio giallo è l'immagine che stamperemmo utilizzando una Nikon APS-C. In questo caso il fattore di crop è di 1.5; otterremmo quindi un'immagine "ingrandita dal centro di una volta e mezza".
Il ritaglio verde è l'immagine che stamperemmo utilizzando una Canon APS-C. In questo caso il fattore di crop è di 1.6; otterremmo quindi un'immagine "ingrandita dal centro di una volta virgola sei".
Attenzione!!! Considerate che in tutti i casi, le foto che fisicamente avremmo in mano, sono tutte e 4 di identica misura. Per comprendere ancora di più l'argomento dovremmo "ingrandire" tutti i singoli crop fino a farli diventare della stessa misura dell'immagine in full frame.

Qual'è il sensore migliore quindi??

Personalmente non mi sento di decretare un vincitore. A mio avviso è invece più corretto parlare di "utilità" a cospetto di alcune categorie fotografiche; ciò vuol dire che, se "da grandi" vorrete fotografare rarissimi e pericolosi animali, da cui è maglio tenersi a distanza, un sensore full frame potrà risultare meno vantaggioso di un un APS-H o APS-C; scattando da grosse distanze, infatti, l'ingrandimento (tra virgolette) del sensore non full frame, avvicinerebbe maggiormente il nostro soggetto. Se invece privilegerete prevalentemente le foto "larghe" (paesaggi per esempio) un pieno formato sarebbe più performante di un sensore crop.
Unico vero difetto dei sensori con fattore di crop è il rumore fotografico maggiore in caso di scatto con poca luce.. ma di questo parleremo ampiamente quando affronteremo il discorso ISO.

Abbiamo parlato in precedenza di Megapixel e credo importantissimo discuterne per sfatare il mito che 20 Mp siano meglio di 14!
Premessa velocissima: avvicinatevi allo schermo del pc e capirete cosa è un pixel; sono quei singoli quadratini attaccati tra loro che danno vita ad una immagine. Formano un reticolato perfetto con colonne verticali ed orizzontali.
I megapixel ("mega" = milioni) vengono oggi utilizzati come specchietti per allodole dai produttori di fotocamere. Il termine, a dire il vero, ci è già familiare per monitor, pc portatili, schermi dei cellulari... perchè allora non sfruttarli??? Lanciare una nuova compatta con 20 Mp fa' credere l'utente meno informato che la propria, con 10 Mp soli, sia ormai obsoleta, ma non è così... basti pensare che 20, in questo caso, non è il doppio di 10!!!

Ora.. problemino "scolastico": posto che il numero di Mp totali di un sensore è dato moltiplicando i singoli pixel presenti sul lato più grande ed il più piccolo, se un sensore di 12 mp ha 4000 pixel x 3000 pixel... quanti pixel avrà un sensore da 24 mp???
(suspance...)
Se avete pensato 8000 pixel su un lato e 6000 sull'altro (cioè il doppio di quanti ne ha quello da 12 mp) avete toppato!! La Canon 5D mark III, con sensore da 23,4 mp, ne ha "soli" 5760 x 3840... siamo ben lontani da quanto avreste potuto pensare vero??
Un sensore con il numero totale di pixel doppi rispetto ai nostri 12 Mp dovrebbe averne ben 48!!
Ciò significa che per raddoppiare il numero dei singoli pixel realmente presenti sul vostro sensore, dovrete quadruplicare il numero di Mp.
Tutto questo discorso per evidenziare che la tra una 10 ed una 20 Mp non ci sono gli abissi che i produttori, in modo celato e piuttosto subdolo, cercano di farci credere.

E per quanto riguarda la risoluzione??
Gli schermi dei pc hanno una risoluzione piuttosto bassa; di solito 72 dpi (punti/pollice); una stampa può arrivare a 300 dpi (la qualità di stampa delle riviste di moda ad esempio).
Analizziamo il "top" della stampa: i 300 dpi; sfruttiamo la classica fotografia 13 x 19 come "cavia" e trasformiamone l'unità di misura in "pollici" (2,54 pollici = 1 cm).

13 x 19 cm = 5,1 x 7,48 pollici

Moltiplichiamo ora il numero dei pollici per dpi:    

 5,1 pollici x 300 punti/pollice = 1530 pixel         7.48 pollici x 300 punti/pollice = 2235 pixel

Abbiamo trovato il numero dei nostri pixel per lato; ora moltiplichiamoli e vediamo quanti Mp servono per stampare un'immagine 13 x 19 a 300 dpi.

1530 x 2235  =  3419550   cioè  3,4 Mp!!!

Seguendo lo stesso identico procedimento potremmo constatare che per un foglio A4 basterebbero 8 Mp, per un foglio A3 invece 16 Mp. Quanti di voi stampano su fogli A3 a 300 dpi??? Probabilmente una stampante inkjet alla massima potenza si accontenterebbe di 8 Mp su un foglio A3,  avendo una risoluzione ben inferiore rispetto ai professionali 300 dpi. 

Capisco che il discorso può creare un po' di confusione... non preoccupatevi! Il punto principale che spero abbiate compreso è che i tanto decantati megapixel non hanno realmente il valore che, chi vi vende la fotocamera, cerca di farvi credere; nel momento in cui andrete ad acquistare una macchina fotografica, informatevi magari sulla grandezza del sensore, sulla bontà della lente o sulle possibilità di divertimento con modalità di scatto manuale ma... lasciate stare i megapixel!

Buona luce a tutti! 

3 commenti:

  1. Ottimo articolo, ma vorrei fare una precisazione: la risoluzione di stampa ottimale non è di 300 dpi, ma di 300 ppi (pixel per inch, cioè pixel per pollice). Alcuni programmi scrivono (erroneamente) la risoluzione di stampa in dpi (punti per pollice), ma ciò è ERRATO, ed è causa di molti equivoci/incomprensioni.

    Anche le stampanti più economiche, oggi, raggiungono tranquillamente risoluzioni di 2400 dpi e più: si è infatti scatenata per anni, tra i produttori di stampanti, una "corsa ai dpi", che, esattamente come la "corsa ai megapixel" delle fotocamere, è usata per confondere i potenziali clienti.

    Una stampante inkjet, infatti, può stampare punti che sono, di fatto, microscopiche macchie di inchiostro, e possono solo essere dei quattro colori di base (nero, ciano, magenta, giallo); un pixel, perciò, sarà un "mosaico" ottenuto combinando diversi punti, di diversi colori, in modo che visti nell'insieme forniscano la sfumatura desiderata, grazie al dithering.

    Una stampante da 4800 dpi, rispetto ad una da 2400 dpi, stamperanno la stessa foto alla stessa risoluzione (300 ppi); la sola differenza è che la stampante da 4800 userà per ogni pixel molti più puntini di inchiostro, ottenendo quindi sfumature di colore che dovrebbero essere più omogenee: quindi, una stampante professionale che lavori in esacromia può ottenere risultati decisamente migliori pur avendo meno dpi, perchè disponendo fin dall'inizio di più colori c'è meno necessità di fare un "mosaico" tanto complesso per ottenere un pixel che sembri in tinta unita.

    Le stampanti fotografiche a sublimazione (i cui risultati hanno poco da invidiare alle migliori stampe chimiche) hanno infatti solo 300 dpi di stampa (e questo è ingannevole: al confronto con una inkjet anche scadente, il compratore dirà "ma le inkjet hanno tutte 2400 dpi... di sicuro stamperanno meglio!"), ma questo accade perchè non usano alcun dithering (l'inchiostro è in forma gassosa, e si mescola quindi in modo perfettamente omogeneo), quindi un punto equivale a un pixel, e può avere qualunque sfumatura di colore.

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    Risposte
    1. Ciao Zago, Benvenuto in questo piccolo spazio di fotografia.
      Ti ringrazio per la precisazione e per il tempo speso per spiegare il tuo intervento! Chiaro e preciso. :) Passaci a trovare quando vuoi!
      _Andrea

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  2. Il discorso sul fatto che raddoppi il numero dei pixel è completamente sbagliato, 24 MP sono il doppio di 12. Chiaramente ogni lato non ha il doppio dei pixel, in quel caso infatti sarebbero 48 come hai giustamente detto. In caso di sensore quadrato (per fare un esempio) basterebbe moltiplicare per 1,414 (radice di 2) il numero di pixel di ogni lato per passare da 12 a 24 MP.

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