ISO

Diversi anni fa', circa una trentina, ricordo che mi capitava di dover andare dal "fotografo" sotto casa (il negozio che si occupava di sviluppo, stampa e vendita di pellicole) per comprare il classico rullino da 35mm da utilizzare alla gita scolastica del giorno dopo. Una volta entrato nel negozio chiedevo il mio bel rullino ed il tizio mi rispondeva sempre con la solita domanda: "quante ASA?". Io, che non avevo la più pallida idea di cosa fossero queste maledette ASA, ma che di certo non volevo fare la figura del "pollo" cincischiavo per poi chiedere "Da quanto le ha??"; "100, 200 e 400!" mi rispondeva il tizio. Allora io pensavo... "400 è il quadruplo di 100!! Sarà sicuramente una pellicola migliore no?!?! Quella da 100 sarà per i dilettanti" (come se io, a 8 anni, fossi un professionista!!!) ...e così me ne andavo con una pellicola da 400 ASA senza avere idea di che cosa fosse!
Scoprii diversi anni dopo cosa diavolo fossero quelle ASA... ed oggi ne parliamo in questo breve ma importante post.

Le ASA erano, anzi sono ancora oggi, le corrispondenti odierne delle ISO sulle fotocamere digitali.
Per ISO si intende semplicemente la sensibilità alla luce che date al sensore fotografico. (Le ASA, invece, è la sensibilità della pellicola alla luce)

Come funzionano gli ISO??

La maggior parte delle fotocamere digitali odierne hanno una "scala" di iso che parte da 100 ed arriva a 3200 o 6400 (modelli avanzati possono partire da 50 ed superare addirittura i 12800) e proprio come per i diaframmi, il passaggio da un valore al successivo viene chiamato "stop".
Eccovi lo schema e vediamo se intuite qualcosa senza che dica nulla:

ISO:  100    200    400    800    1600    3200    6400 

Se avete fatto attenzione vi sarete sicuramente accorti che ogni valore ha un aumento del doppio rispetto al precedente; ciò vuol dire che ad ISO 100 il sensore avrà la metà precisa di sensibilità rispetto ai 200 ISO. 
Per semplificare ancora, più il valore di ISO è alto, maggiore sarà la luce "assorbita" dal sensore. 

Prima di chiudere però, voglio evidenziare quanto l'incremento di ISO debba essere utilizzato con criterio perchè, sopratutto nei modelli di reflex più economiche, aumentando troppo questo valore si crea infatti il cosiddetto "rumore fotografico".



Il rumore fotografico è quella sorta di "puntinato" che inizia a comparire quando gli iso sono piuttosto alti.
Nella foto quì in alto, scattata con una Canon 1000D utilizzando stesso valore di diaframma (f/5,6), nonostante il ritaglio dell'immagine non sia ingrandito al 100%, risulta meno evidente a 400 iso ma piuttosto definito a 1600 (particolarmente sulle parti più chiare; le figure bianche e lo sfondo rosato). Le cause possono essere svariate: un sensore piccolo, ad esempio è più rumoroso di uno grande; un numero "esagerato" di pixel; la temperatura troppo elevata del sensore.
Il rumore può essere diminuito utilizzando la "riduzione del rumore" presente sulle reflex (ma non lo eliminerà), utilizzando software fotografici come Lightroom o Photoshop oppure diminuendo il valore di ISO.

Il mio personalissimo consiglio è quello di evitare se possibile valori maggiori ai 400 iso; se proprio non avete altra scelta cercate almeno di fermavi agli 800.

Nel prossimo post "faremo luce" (in tutti i sensi) su come scattare, finalmente, la nostra prima fotografia in modalità manuale!! Promesso!

Buona luce a tutti!

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...