Schede di Memoria SD

Nonostante se ne parli poco, le schede di memoria hanno un compito di vitale importanza nel nostro corredo fotografico: elaborare più o meno velocemente i nostri file e memorizzarli. Sono quel cassetto virtuale in cui custodiremo gli scatti fino al momento in cui collegheremo la nostra fotocamera ad un computer o un photo bank. Scegliere, in modo consapevole, una scheda di memoria, ci tornerà utile per evitare spiacevoli sorprese future.


In questo post, andremo a spiegare quali sono le caratteristiche più importanti da tener d'occhio al momento dell'acquisto di una scheda di memoria e come evitare di trovarsi tra le mani oggetti contraffatti e poco prestazionali.
Le schede maggiormente utilizzate da fotocamere compatte e reflex sono le SD (Secure Digital) e rispettive "sorelle".
Piccole (31 X 24 X 2 mm), leggerissime ed estremamente resistenti agli urti, riportano, solitamente, sul dorso stampato tutte le informazioni necessarie per conoscerne la capienza, la classe di appartenenza e la speed rating.


La CAPIENZA, espressa in Gb (Giga/bite) e Mb (Mega/bite) non è altro che la quantità di dati che la scheda è in grado di immagazzinare; solitamente è la prima informazione che, forse erroneamente, andiamo a confrontare tra i diversi modelli. Una SD da 2 Gb sarà evidentemente più capiente di una da 512 Mb. 
In poche parole, se paragoniamo una scheda di memoria ad un cassetto, è "lo spazio" a disposizione in cui andremo a riporre le nostre fotografie. E' altrettanto importante conoscere il peso dei file che la nostra fotocamera produce per non ritrovarci tra le mani una scheda che si riveli troppo stretta per le nostre esigenze.

Queste le principali differenze tra i vari modelli:
SD -  fino a 2 GB (ormai quasi completamente in disuso)
SDHC - versione evoluta della scheda SD può contenere fino a 32 GB
SDXC -  fino a 2 TB

La CLASSE indica la velocità minima di scrittura continua su una scheda vuota espressa in MB/s (Mb al secondo). 
Tale classificazione, che potremmo considerare "universale", è stata creata appositamente dalla SD Association  http://www.sdcard.org/  ed è contraddistinta da un numero ( 2 - 4 - 6 - 10) posto al centro di un cerchio non completamente chiuso. Maggiore sarà la classe di appartenenza della nostra scheda, più veloce sarà la scrittura su di essa.





La SPEED RATING, contraddistinta da un numero seguito da un x (ad esempio 133x Speed) indica quanto la scheda è più veloce nella scrittura rispetto a un lettore CD-ROM Standard che è di 0,15 Mbyte. 

 133x0,15 = 19,95 MB/s oppure 200x0,15= 30MB/s

Detto questo, sappiamo finalmente a cosa si riferiscono i numeri ed i simboli presenti sulle nostre schede di memoria, ma potrebbe non bastarci! Eccovi allora alcuni consigli per non incorrere in brutte sorprese:

- fate attenzione ai TAROCCHI! Se acquistate online, o non siete certi della provenienze degli articoli che state per comprare, chiedete informazioni alla casa produttrice sui dispositivi anti-contraffazione. Il prezzo troppo stracciato potrebbe essere un indizio e dovrebbe accendere la sirena di pericolo nella vostra testa...
- FORMATTATE, dopo aver trasferito i vostri file, le schede senza paura. Tale accortezza è assolutamente salutare per tutti i vostri dispositivi di memoria (anche gli hard disk dei pc andrebbero di tanto in tanto formattati..). Nella vostra fotocamera dovrebbe esserci un apposito comando per effettuare la  formattazione della scheda. Quindi, non abbiate paura e formattate di tanto in tanto; la vostra memoria potrà solo che beneficiarne. 
- Durante l'elaborazione dei file da parte della reflex evitate come la peste di: spegnere la fotocamera (manualmente o lasciando che la batteria arrivi a scaricarsi completamente) ed estrarre la scheda sul suo alloggiamento. Potreste dar vita a malfunzionamenti, perdita di dati o inutilizzo della scheda stessa!
- Qualora siate soliti scaricare sul pc le vostre foto inserendo la scheda direttamente dello slot del computer, fate attenzione alla procedura di estrazione; qualora non lo sapeste, esiste una proceduta apposita di rimozione di tutte le memorie esterne.... il rischio, i rischi, in questo caso, sono gli stessi di quelli appena prima citati.

Inoltre... non dovrete necessariamente acquistare il top della gamma; informatevi su quale scheda potrebbe avere buone prestazioni sulla vostra fotocamera (una vecchia compatta non avrà bisogno di una SDHC Classe 10 da 32gb) e tenete in considerazione a cosa vi servirà tale scheda (per video Full Hd una classe 2 non sarà sufficiente!). Se non avete particolari necessità, il mio personale consiglio è comunque quello di evitare schede di memoria di produttori sconosciuti che potrebbero dimostrarsi delle vere e proprie fetecchie! Credo di non dire eresie affermando che, marche più rinomate offrano maggiori garanzie rispetto ad altre. 
Evitate inoltre di portare schede di memoria ancora negli imballi originali se dovete scattare foto importanti; è buona norma testarne precedentemente il funzionamento, sempre; ancor di più se l'occasione dovesse essere speciale!
Ultima annotazione: meglio una sola scheda molto capiente o più schede con capacità ridotte?
Ci sono diverse scuole di pensiero a riguardo; alcuni sarebbero pronti a giurare che è meglio portare con se più schede per poter sopperire all'eventuale malfunzionamento di una di essa; altri sono convinti che, andando su prodotti più costosi e performanti, le possibilità di rotture siano praticamente nulle.
C'è del vero in tutte e due le considerazioni, in effetti; il mio consiglio è quello di acquistare più schede di buona qualità, se possibile. Considerate sempre che, come ogni oggetto meccanico o elettronico, la possibilità di rotture o malfunzionamenti sono sempre possibili. Il vero ed unico problema, in questi casi, non è solo il poter continuare a scattare, ma il riuscire a recuperare quanto fatto fino a quel momento.... quindi incrociate le dita e buona fortuna!

Buona Luce a tutti!

1 commento:

  1. Vorrei segnalare un errore: le schede di memoria, come le pendrive, NON DEVONO ESSERE MAI DEFRAMMENTATE.

    Si tratta infatti di memorie a stato solido (come le pendrive, o come alcuni tipi di hard disk): tali memorie tendono a deteriorarsi dopo un certo numero di riscritture, e la deframmentazione (che implica un mucchio di riscritture) ne accorcia la vita utile, e le rende più prone a malfunzionamenti.

    Inoltre, la deframmentazione su tali unità è perfettamente inutile: su un hard disk meccanico, infatti, il fatto che un file sia frammentato (cioè, che sia diviso in "pezzi" situati su parti diverse del disco) richiede che la testina si sposti fisicamente per ritrovare ogni singolo pezzo... e questi spostamenti richiedono tempo, rallentando quindi l'accesso al disco (ecco perché la deframmentazione rende l'accesso al disco più veloce); ma su una memoria a stato solido, la testina non c'è, quindi non può causare rallentamenti: i dati sono immagazzinati in "cellette" (di fatto, microscopici condensatori), ai quali si accede elettronicamente; e la velocità di accesso è uguale, sia se si accede ad una "cella" adiacente a quella appena letta, sia se si accede ad una cella che si trova molto lontana: quindi, non cambia molto se il file è frammentato o meno, la velocità di lettura è la stessa, e la deframmentazione non produce nessun miglioramento di prestazioni.

    Pregherei di correggere l'articolo, per evitare di incoraggiare un comportamento sconsigliabile per questo tipo di scheda.

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