Il Time Lapse è una particolare tecnica fotografica che permette di creare una animazione dinamica sfruttando un certo numero di scatti (quindi, immagini statiche) in veloce sequenza.
Ma semplifichiamo; avete presente i vecchi cartoni animati della Disney? Altro non erano che un impressionante numero di disegni fatti scorrere velocemente; il time laspe sfrutta più o meno lo stesso sistema: si scattano fotografie ad un soggetto in un determinato intervallo di tempo che verranno poi montate tramite software per dar vita ad una animazione.
La peculiarità del Time Lapse è quella di poter "comprimere" una scena della durata di 24 ore, ad esempio, in pochi secondi. Ma per quanto, concettualmente, questa tecnica possa sembrare semplice, la realizzazione richiede molte attenzioni!
- La nostra "solita" reflex
- Un buon treppiedi
- Un intervallometro
Abbiamo già spiegato cosa sia un intervallometro in questa guida; qualora non foste intenzionati a spendere soldi per acquistarne uno, accertatevi che il software contenuto nel cd che avete trovato nella scatola della vostra reflex sia in grado di comandare la fotocamera facendola scattare ad intervalli che stabilirete. Il software Canon, se la memoria non mi inganna, ha una opzione del genere; considerate però: 1) che dovrete tenere il pc collegato alla reflex tramite usb (con problemi di durata di alimentazione qualora non fosse collegato ad una presa elettrica); 2) che il pc non dovrà andare in stand-by poichè interromperebbe il comando sulla fotocamera rendendo vano il vostro lavoro.
Iniziamo allora scegliendo un soggetto ed un luogo.
Le nuvole possono essere una buona ispirazione; le stelle, una strada, un fiore che sboccia, un dolce nel forno che lievita... insomma potete dare davvero sfogo alla vostra fantasia... unico aspetto essenziale è il movimento di ciò che andremo a fotografare.
Una volta deciso che "quello" sarà il vostro soggetto, scegliete il punto di ripresa che vi piace di più e posizionate il treppiedi come fosse la bandiera americana durante lo sbarco sulla luna... avete appena fatto un piccolo passo per l'uomo, ma un grande passo per il fotografo!
Montate la vostra reflex, scegliete il taglio delle fotografie ed impostate la ghiera delle modalità di scatto in manuale.
Attenzione anche al luogo!! Per un buon time lapse c'è bisogno di tempo... tempo che voi dovrete per forza di cose trascorrere dietro la fotocamera (che per nessuna ragione al mondo dovreste minimamente spostare!), se decidete di scattare in esterna. Insomma evitate di trovarvi di notte, da soli, in mezzo ai campi o di andare a giocare a pallone coi bimbi al parco "lì vicino" lasciando incustodito il vostro materiale.... i birbaccioni sono sempre in agguato!! Munitevi inoltre, per scatti notturni, di un abbigliamento adeguato e, perchè no, di un po' di caffè!
Ora passiamo alla parte più "rognosa" (termine tecnico....): le impostazioni della fotocamera.
Il mio consiglio, almeno per i primi tentativi, è quello di disattivare il salvataggio in raw; i motivi di questa scelta sono principalmente due: lo spazio che il raw occuperà nella vostra scheda di memoria ed il tempo di elaborazione del file.
Essendo nettamente più pesante di un semplice jpeg, il file raw potrebbe riempire la vostra scheda in un tempo troppo breve rispetto a quello che avevate preventivato di sfruttare, rischiando così di buttare tutto il vostro lavoro (immaginate un fiore che sta per sbocciare e proprio qualche minuto prima... tac!! "memoria piena"). Il secondo motivo, invece, è esclusivamente "tempistico". Il raw richiede un tempo spesso pari o più lungo di quello di scatto per essere elaborato dalla fotocamera che nel frattempo vi segnala questo procedimento con la scritta "Busy". Ciò vuol dire che, se impostate uno scatto di 15 secondi, con un intervallo di soli 10, probabilmente la fotocamera non farà in tempo ad elaborare il raw nell'intervallo prestabilito e, di conseguenza, vi "salterà" lo scatto successivo.
Non potendo scattare in raw, quindi, dovremo porre maggiore attenzione in tutti quegli aspetti che magari a volte "...vabbè tanto poi sistemo in post-produzione..." tra cui il bilanciamento del bianco.
Fate diverse prove finchè non otterrete il risultato desiderato o, qualora la situazione lo permetta, utilizzate una grey card per parametri più fedeli possibile alla realtà.
Ora passiamo alla messa a fuoco. Deselezionate l'autofocus e mettete a fuoco in "old style"... a mano!
Anche questo passaggio è essenziale per la riuscita di un buon time lapse poichè lasciando l'impostazione auto potreste rischiare cambi di messa a fuoco durante il lavoro (un piccone che passa proprio in quel preciso istante...). Chiaramente, una volta messa a fuoco la scena, la reflex non deve più spostarsi neanche di un millimetro!
Per quanto riguarda i parametri di scatto e gli intervalli di tempo non esiste una regola vera e propria; ci sono delle "formulette" applicabili ma per i primi esperimenti ritengo più opportuno "smanettare", riflettere e "ri-smanettare" finchè non si ottiene il risultato voluto.
Volendo approfondire, senza esagerare per non farvi esplodere il cervello, vi basterà sapere quanto lungo vorrete il vostro video time lapse per ottenere un numero approssimativo di scatti...
Esempio: vogliamo un video di circa 1 minuti (60 secondi). Se consideriamo che ogni singola foto sarà un "frame", ed un video, di norma è composto da circa 24 fps (frame, quindi immagini, per secondo) ci basterà questo calcolo:
24 fps X 60 secondi = numero di scatti da effettuare (in questo caso poco meno di 1500).
Il motivo per cui, a mio avviso, almeno per i primi tentativi potrete anche non considerare questa "formula" è dato semplicemente dal fatto che non potrete avere idea, visivamente parlando, della differenza che si ottiene modificando il numero di fps. Impostando infatti un valore più basso, 20 per esempio, numero di scatti sarà già ridotto a 1200... e così via!
Le variabili sono davvero molte; a partire dalla modalità di scatto che, in caso di cambiamenti di luce, come potrebbe essere un tramonto, potrà passare da M a priorità di diaframmi (AV) in modo tale che la fotocamere "adegui" i tempi a seconda dell' illuminazione ambientale in itinere.
C'è la possibilità che, nei nostri video compaia del "flickering"*.
Il diaframma risponde alle "classiche regole" della fotografia canonica; chiuso per i paesaggi ed aperto, ad esempio, per le stelle. Stesso discorso per il valore di iso che comunque, come già detto più volte, sarebbe sempre meglio lasciare il più basso possibile per evitare il rumore.
Ma tutte queste informazioni potrebbero essere non valide qualora decidiate di sperimentare.
Anche per quanto concerne l'intervallo, la scelta sarà conseguenza di ciò che vogliamo fotografare; per cercare di comprendere il criterio di scelta, potremmo affermare che, più il movimento della nostra scena è rapido, minore dovrà essere l'intervallo tra uno scatto e l'altro... e viceversa.
Se vogliamo fotografare le automobili che sfrecciano in autostrada, scattare ogni 5 secondi renderà molto probabilmente il video poco fluido; se invece decidiamo documentare la costruzione del palco di un concerto, utilizzando un intervallo più lungo.
E' comunque preferibile, secondo me, avere più foto, ed utilizzare un intervallo breve, piuttosto che il contrario!
Il mio consiglio, se siete al primo esperimento, è di scattare a qualcosa di abbastanza rapido per un breve lasso di tempo, in modo da poter saggiare la fluidità degli scatti dallo schermo lcd della fotocamera, semplicemente scorrendo velocemente le anteprime.
Una volta terminata la sessione fotografica dovremo montare il tutto.
Esistono un numero incredibile di software, super-professionali e non, che permettono operazioni del genere. Il più veloce, più rapido e semplice è sfruttare è il QuikeTime.
Basterà cliccare sulla voce "Composizione" ed impostare "Apri Sequenza Immagini".
Dopo aver scelto la cartella in cui avrete inserito tutte le foto scattare e selezionata la prima, vi basterà impostare il numero di fps; in genere si utilizza un valore tra i 15 fps ed i 25 fps.
Una volta comprese le "regole" di questa tecnica e tutte le possibili sfaccettature che ne conseguono, potrete decidere di tornare a scattare anche in raw, avendo acquisito la consapevolezza di come gestire tempi ed intervalli. Solo quando saremo diventati così bravi potremo montare il nostro video sfruttando, magari, anche Lightroom...
*il "flickering" sono dei "bagliori di luce" che potrebbero evidenziarsi durante i time lapse; sono dovuti alla non perfetta chiusura costante dei diaframmi delle lenti. Ad ogni scatto, infatti, l'obiettivo chiude i diaframmi a seconda del valore impostato, ma tale chiusura potrebbe non rivelarsi sempre "identica" alla precedente, con minimi margini di differenza che daranno vita a questo difetto. Per risolvere tale problema potrebbero utilizzarsi lenti "vecchie" con diaframmi selezionabili dal barilotto (restando quindi "fissi" tra uno scatto e l'altro) o selezionare il diaframma voluto e, spingendo il tasto di simulazione di f posto sul corpo macchina vicino la lente, svitare leggermente l'obiettivo fino a spostarne i contatti, andando quindi a "perderne" il controllo elettronico. Evidentemente questa seconda opzione richiede accortezze particolari per evitare danni al nostro materiale.
Curiosità: in giro sul web si trovano time lapse mozzafiato con una particolarità: il punto di vista della fotocamera di sposta rispetto a ciò che viene inquadrato. Ciò avviene grazie a delle speciali slitte, alcune delle quali elettronicamente controllate e motorizzate. Tali accessori permettono di ottenere un movimento fluido e continuo ed un effetto molto più "tridimensionale" rispetto al classico treppiedi. Il prezzo, chiaramente, non è particolarmente contenuto.
Il time lapse, per la sua caratteristica di poter racchiudere in pochi secondi periodi di tempo ben più lunghi, è spesso utilizzato negli spot televisivi. In questo modo si ha la possibilità di raccontare una storia nei 30 secondi canonici degli spot.
In rete è possibile trovare davvero tanti video particolari; da chi ha deciso di scattarsi una foto al giorno per anni, o di fotografare giornalmente la propria compagna in dolce attesa fino al lieto evento... sta alla vostra creatività dar vita al tutto!
Per chi volesse saperne di più, segnalo TimeLapse Italia; ottimo sito monotematico che affronta in modo sempre puntuale ed approfondito, le varie tematiche di questa tecnica. La nostra guida, a confronto, è solo una rapida "infarinatura" sul tema, basata principalmente sulle informazioni reperite in passato e sull'esperienza fatta "sul campo di battaglia", armati della nostra amata reflex!
..come sempre, se al primo tentativo non otterrete il risultato sperato non scoraggiatevi! Cercati di capire cosa non è andato a buon fine e riprovate! Diamo tempo al tempo ed all'esperienza!!
Buona Luce a Tutti!
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