Jesùs Chapa-Malacara ha voluto catturare il movimento dal principio alla conclusione, dando vita a scatti in cui corpi, gambe e volti danzanti hanno letteralmente disegnato sul suo sensore delle scie di ballerini in opera!
Una sorta di work in progress, di "essenza di arte in itinere"...Ma come mai questa scelta?
Avevamo già trattato il binomio "Danza-Fotografia" incuriositi da Dancers Among Us, gli interessanti scatti di ballerini danzanti in ambienti di vita quotidiana. E' comprensibile che due diverse realizzazioni di arte si incontrino a metà strada e creino così un qualcosa di poco comune e di assoluta bellezza.
E' proprio quello che Jesùs ha voluto creare... dopo una carriera di 6 anni come ballerino si è appassionato alla fotografia ed ha scelto di immortalare quei movimenti più volte studiati e realizzati, come una processo, imprimendo cioè non solo "un attimo" ma un insieme di attimi. Come? Ovviamente sfruttando la lunga esposizione!
La tecnica della lunga esposizione può essere utilizzata per i più disparati soggetti e per ottenere diversi effetti ( ad esempio per scattare alle scie di luce dei fuochi d'artificio oppure per realizzare l'effetto acqua come seta ) prevede proprio l'uso di tempi di scatto più lunghi del solito, dando così la possibilità alla lente di imprimere un processo, un movimento e non solo un breve istante. Nasce così questa raccolta intitolata
Esprit de Corps che l'artista, ballerino e fotografo spera di pubblicare al più presto.
Come si può notare dal suo spazio web ufficiale il fotografo è un vero "fan" della lunga esposizione e la sperimenta un diverse occasioni e con soggetti che spaziano dalla danza allo sport cercando sempre di immortalare un movimento dall'inizio alla fine.
Chapa stesso dice "Non ho usato Photoshop volutamente, spiega Chapa-Malacara. Penso che in quest'epoca di manipolazioni sia nostro dovere spingerci oltre con la fotografia tradizionale, per offrire nuove prospettive tecniche e artistiche".
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