Il Lago Natron e gli animali calcificati

Girovagando per il web mi sono imbattuto in alcune foto molto particolari scattate da Nick Brandt, fotografo inglese che racconta con i suoi scatti, il "testamento di animali e luoghi selvatici, prima che vengano distrutti dall'uomo" (cit. Wikipedia).
Nel 2011 si trovò, durante uno dei suoi viaggi in Africa, lungo le rive del lago Natron in Tanzania; "Natron" deriva dal nome di un composto naturale costituito principalmente da carbonato di sodio e bicarbonato di sodio. Le caratteristiche di questo specchio d'acqua sono la temperatura di circa 60° ed il suo Ph, appena inferiore a quello dell'ammoniaca, che lo rende altamente corrosivo.
Il suo contenuto minerale, inoltre, rende l'acqua talmente densa da intrappolare gli animali che, tratti in inganno dalla superficie (un po' come gli uccelli che sbattono alle vetrate), si trovano bloccati dal "peso" dell'acqua e non riescono più ad uscirne.
Il risultato è la lenta ed inesorabile calcificazione degli animali.











Il risultato è sicuramente molto suggestivo!
Chiaramente, in questi scatti, il fotografo ha "riposizionato" gli animali calcificati, trovati sulle sponde del lago come lui stesso ha dichiarato: «Ho preso le creature esattamente come li ho trovati sulle rive del lago, poi per così dire li ho collocati in pose viventi, riportandoli alla vita. Non ho potuto fare a meno di fotografarli, nessuno sa per certo come muoiono,sembra che l’estremo riflesso della superficie del lago li confonde, nel caso degli uccelli vanno a schiantarsi sull’acqua come contro le vetrate, storditi, restano intrappolati nel lago».

Lasciamo a voi i commenti.

Sito Ufficiale: Nick Brandt

Buona Luce a tutti!

1 commento:

  1. IIIIIIIIInteressanti queste immagini e nello stesso tempo mi inquietano un po..

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