Tempi di scatto ed Esposizione

Arriviamo finalmente oggi a chiudere qualche discorso lasciato per forza di cose aperto negli ultimi post.

Iniziamo ricordandoci qual'è la cosa essenziale in fotografia: la luce! Non dimenticatelo mai!

Abbiamo scoperto che due valori, diaframma ed iso, intervengono attivamente, seppure in modalità diversa, proprio sulla capacità di riuscire a "portare" luce al sensore fotografico della nostra fotocamera.

Il terzo valore, quello che chiude il nostro "triangolo fotografico" è il tempo di esposizione.
Comprendere cosa è il tempo di scatto è semplicissimo: nel momento in cui si preme il tasto di scatto, l'otturatore della nostra refelx si apre e la luce impressiona il sensore. Maggiore è il tempo di scatto, maggiore sarà la quantità di luce che giunge al sensore; minore è il tempo, minore sarà la quantità di luce che giunge al sensore.



L'esposizione fotografica è la conseguenza di questo triangolo; potremmo considerarla come la "giusta quantità di luce che deve imprimere il sensore, a seconda delle diverse condizioni ambientali, per ottenere una foto che non risulti troppo chiara (sovraesposta) o troppo scura (sottoesposta)".
Ma facciamo un passo indietro e torniamo ai tempi di scatto (o tempi di esposizione);


Questa è la scala dei tempi (potreste trovare sulla vostra reflex anche 1/4000 ed 1/8000) ed anche in questo caso la variante precedente o successiva ad un valore si chiama "stop". Ogni stop si misura in secondi o frazioni di secondo. Spostandoci da sinistra verso destra i tempi di scatto si allungano; più un tempo di allunga più viene definito "lento"; quando invece si parla di scatto "veloce" i tempi sono più corti. Tra uno stop ed il successivo la luce si duplica; tra lo stesso stop ed il precedente si dimezza.

Fermi tutti!! Riepilogo veloce: 
1/2000 è un tempo di scatto veloce e vuol dire che l'otturatore lascerà passare la luce per un duemillesimo di secondo. 
30'' è invece un tempo di scatto lento; ciò significa che per trenta secondi, l'otturatore lascerà passare la luce al sensore. Possiamo concludere quindi che, di sera, con poca luce, dovremo utilizzare tempi più lunghi di quelli che sarebbero necessari durante un "mezzogiorno di fuoco" assolato. 

Ora.... come facciamo a scattare??

Tutti e tre i nostri parametri gestiscono la luce...  ora dobbiamo farli "convivere".
Ci viene in soccorso l'esposimetro della nostro reflex, per fortuna!! L'esposimetro è uno strumento interno alla fotocamera (solitamente si trova nella parte inferiore) che misura la quantità di luce presente nella scena che stiamo per fotografare. 

Facciamo una prova: selezioniamo la modalità di scatto M (manual) nella ghiera della nostra reflex; infiliamo il nostro occhio nel mirino e premiamo il tasto di scatto per mettere a fuoco. Nel mirino della nostra fotocamera compariranno una serie di piccole righe simili a queste quì sotto (il alcune reflex è di lato in verticale, in altre si trova in basso in orizzontale; inoltre i numeri positivi e negativi possono non essere visibili). 
Il triangolo sopra le stanghette è dove si trova il nostro valore di esposizione nel momento i cui abbiamo messo a fuoco! Lo scopo del "gioco" è fare in modo che quel simpatico triangolo sia sullo 0.


Questo succede perchè l'esposimetro della fotocamera calcola quanta luce è presente nella scena e ci dice "oh ciccio... in questo memento siamo a +2... devi raggiungere lo 0 per avere la giusta esposizione!!"
A questo punto, con il nostro dito indice o medio, dovremo lavorare sulla rotella che su Canon si trova per chi scatta appena prima del tasto di scatto, mentre per Nikon è posizionata dopo, disposta verso la scena che inquadriamo, per raggiungere questo benedetto 0!
Solo allora potremo scattare la nostra fotografia!

Nel mirino gli stop sono solo le stanghette più grandi; quelle più piccoline sono frazioni. Se il nostro 0 è ad esempio 1/125 di secondo, il +1 sarà 1/60 (confrontatelo con lo schema più in alto) ed il -1 sarò 1/250.

Ora.. appurato che lo scopo di tutti questi post è il raggiungimento dello zero, gli altri due parametri????

Sia iso che diaframmi possono compensare i tempi di scatto; ciò vuol dire che, per evitare tempi di scatto troppo lunghi che richiederebbero l'uso di un treppiedi per evitare il mosso*, potremmo raggiungere ugualmente il nostro zero "lavorando" con i nostri altri due amici.

Facciamo un esempio:

siamo in un ambiente chiuso con poca luce ed abbiamo la nostra reflex con queste impostazioni: 1/125  f/5,6 ed iso 100. Mettiamo a fuoco sul nostro soggetto e ci rendiamo conto che siamo perfettamente a -1, ma non vogliamo modificare il tempo di scatto perchè potremmo rischiare che la foto risulti mossa. Come ci comportiamo?
Abbiamo due possibilità: aumentare di uno stop gli iso (selezionandone quindi 200) oppure aumentare l'apertura del diaframma sempre di un solo stop (passando quindi da f/5,6 s f/4). Andremo, scegliendo uno di queste due strade e SOLO UNA, a compensare quindi la mancanza di luce per una giusta esposizione. Ho sottolineato "solo una" perchè se andassimo a modificare tutti e due i parametri, saremmo nella situazione opposta rispetto a quella di partenza; il nostro esposimetro sia andrebbe a fermare a +1 visto che aumenteremmo la quantità di luce di 2 stop (1 con gli iso ed 1 con il diaframma).

(Tutto questo discorso è estremamente matematico; ma se faticate a ricordare quanto fa 2 + 2 non dovete abbattervi; una volta entrati nel meccanismo sarà tutto molto più semplice ed immediato!!)

Per comprendere ancora meglio questo concetto facciamo un esempio fuori tema accantonando per un attimo gli iso: immaginiamo di avere un rubinetto (il nostro diaframma) che versa acqua (la nostra luce) in un bicchiere (il nostro sensore). Chiudendo il rubinetto (tenendo quindi un diaframma con f alti come f/22) in modo che l'acqua scenda a piccole gocce, serviranno 7 minuti per riempire il bicchiere; aprendo il rubinetto (quindi utilizzando un valore di f basso come f/2) il tempo che servirà per riempire il bicchiere sarà estremamente più breve rispetto al precedente caso. In fotografia è la stessa cosa.
Volendo aggiungere l'ulteriore variabile iso, potremmo considerare questo parametro come tante spugne con capacità di assorbimento liquido differente.

Ora però dobbiamo prendere in considerazione il tipo di scatto che abbiamo in mente di fare. Paragonare il diaframma ad un "rubinetto" infatti un po' è riduttivo; come abbiamo infatti visto nel post precedente, possiamo sfruttarlo per gestire lo sfocato. Ciò vuol dire che, se vogliamo fotografare un paesaggio con più costruzioni poste su piani focali diversi, se usassimo un diaframma molto aperto rischieremmo di sfocare tutto ciò che non è sul nostro piano di messa a fuoco; ciò vuol dire che dovremmo impostare un valore di f tale da evitare lo sfocato ed andare a trovare la giusta esposizione lavorando con tempi ed iso. Ma se, nella stessa situazione, avessimo una luce ambientale particolarmente bassa, saremo costretti a limitare l'uso degli iso (per evitare il rumore fotografico) e compensare maggiormente con i tempi; in tal caso, probabilmente, saremo costretti ad utilizzare un treppiedi per evitare il mosso.

La prima considerazione che dovete fare ancor prima di prendere tra le mani la vostra reflex è chiedervi che foto volete scattare. Volete un ritratto con il fuoco incentrato sugli occhi o volete che tutto il visto rientri nel vostro campo di fuoco?
Esercitatevi il più possibile; scattate foto in quantità industriale e non disperate se otterrete risultati diversi da quelli sperati o dovrete cestinare un gran numero di immagini; il tempo, a braccetto con l'esperienza, saranno vostri alleati!

Curiosità: se volete provare a scattare una foto gestendo diaframma tempi ed iso VIRTUALMENTE vi consiglio questo sito: http://camerasim.com/camera-simulator/

*(Il mosso fotografico è quel difetto di nitidezza causato dall'instabilità della fotocamera o dal movimento del nostro soggetto). 

Buona luce a tutti!







2 commenti:

  1. Ciao mi sai dire se c'è un programma (semplice da usare, per dilettanti)in cui posso inserire 4 foto in sequenza di modo che in una sola occhiata mi appaiano 4 foto? Grazie e complimenti

    RispondiElimina
  2. Ciao e grazie per i complimenti.
    Se non hai bisogno di creare un file "Immagine" (.jpg) ma ti serve solo per poterle vedere tutte insieme puoi utilizzare anche un foglio di testo word di Office. In questo caso ti basta aprire un nuovo documento e importare le 4 foto (dovrebbe esserci un comando, se non ricordo male "inserisci immagine").
    Se invece hai bisogno di un file immagine finale vero e proprio, i programmi sono diversi (Photoshop, Gimp, che è gratuito, e credo anche il Paint di WIndows) ma dovresti cercare poi dei tutorial se non ne hai mai utilizzato uno.
    Sul web ho trovato questo: http://www.generazione-internet.com/2009/05/16/picture-collage-maker-software-gratuito-per-creare-velocemente-un-collage-di-immagini/ io personalmente non lo conosco e non so se è ciò di cui hai bisogno.
    Spero di esserti stato d'aiuto; qualora avessi difficoltà puoi contattarmi senza problemi.
    Andrea

    RispondiElimina

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...