Avrete però sicuramente notato che, la ghiera presente sulla vostra macchina fotografica, permette di scegliere diverse opzioni, la maggior parte delle quali potremmo considerare "universali"; oggi, faremo una panoramica su alcune di queste modalità di scatto, andando a capire quando utilizzarle.
Iniziamo concentrandoci sulle modalità automatiche.
Queste impostazioni, presenti in praticamente tutti i modelli di fotocamere (dalle compatte alle reflex) ci permettono di scattare senza grosse preoccupazioni, scegliendo esclusivamente la tipologia di scena o di foto, che vogliamo ottenere, non mettendo mano a Tempi, Diaframmi ed Iso.
Ritratto:
La fotocamera gestirà in modo del tutto automatico i parametri di scatto; sfrutterà un'apertura di diaframma più ampia (valore di f basso, quindi) per ottenere uno sfocato piacevole sullo sfondo del nostro soggetto. I tempi di scatto saranno il più brevi possibile per scongiurare il rischio del mosso. Il flash sarà utilizzato, sempre in maniera automatica, solo qualora l'esposimetro leggesse una quantità di luce troppo bassa per ottenere una fotografia correttamente esposta. Molti modelli di fotocamera, inoltre, potranno variare leggermente il bilanciamento del bianco per rendere l'incarnato più simile al reale.
Ritratto Notturno:
L'utilizzo del flash, in questa modalità diventa obbligatorio. Ciò vuol dire però perdere gran parte del nostro sfondo nonostante la fotocamera "ragioni" comunque per salvaguardarlo, impostando un tempo di esposizione più lungo e diaframma aperto per "illuminarlo". In situazioni del genere potrebbe essere utile l'utilizzo di un treppiedi.
Paesaggio:
Come già visto durante le nostre guide, in questo caso la fotocamera si comporterà in maniera opposta rispetto ai ritratti; il diaframma sarà chiuso, per quanto le condizioni lo rendano possibile, ed i tempi potranno allungarsi. In molte compatte, sarà possibile vedere lampeggiare un'icona a forma di "mano" che ci avvertirà di essere a rischio mosso. In tal caso, conviene utilizzare, se non si ha un treppiedi, un appoggio. Il flash sarà, evidentemente, disattivato e gli iso tenderanno ad essere il più bassi possibile. Il bilanciamento del bianco, infine, tenderà a dar risalto al verde ed al blu.
In molte fotocamere più "attuali" potremo trovare anche la variante "Paesaggio Notturno".
Macro:
Per questa modalità, la nostra fotocamera ridurrà al minimo la distanza di messa a fuoco, in modo da permetterci di essere il più vicini possibile al soggetto che vogliamo immortalare.
Il diaframma sarà aperto al massimo (fate attenzione che sia proprio il vostro soggetto ad essere a fuoco!) ed il flash (sconsigliato se avete tra le mani una compatta) sarà gestito autonomamente dal software.
Sport:
Una modalità "veloce" per tutto ciò che si muove molto rapidamente: da Bolt durante una gara di 100 metri al vostro cane che insegue il carretto dei gelati. Per "bloccare" l'istante dello scatto, la fotocamera utilizzerà tempi brevi, diaframma aperto e iso alti nel caso in cui i primi due parametri non bastassero. Ciò potrebbe voler dire rumore fotografico. Anche la messa a fuoco, nei modelli che lo permettono, varierà passando alla modalità ai servo per inseguire il nostro soggetto senza dover mettere continuamente a fuoco.
Le ultime due modalità di scatto rimaste, sono la "No-Flash" (contraddistinta da un'icona di un lampo in un segnale di divieto) ed "Auto" (selezionabile dalla scritta "auto", appunto, o un rettangolino verde). La prima opzione disattiva completamente il flash a prescindere dalle condizioni della luce; che sia giorno o notte il flash resterà a riposo! La seconda è una full auto! In pratica voi dovrete solo premere il pulsante di scatto.
Ho scovato poi queste due altre modalità che, personalmente, non ho mai trovato sulla ghiera di una fotocamera ed ho deciso così di condividerle con voi:
Ritratto controluce:
Probabilmente, per evitare un effetto silhouette (la semplice sagoma nera del nostro soggetto), la fotocamera attiverà il flash anche se le condizioni ambientali di luce non lo richiederebbero. In questo modo avremo un lampo che illuminerà la zona in ombra del nostro soggetto.
Neve:
Ho trovato questa modalità molto interessante; scattare sulla neve comporta non pochi problemi perchè ci troviamo davanti un "mondo bianco" e perchè dovremmo far risultare quel bianco stesso, come tale. Credo che questa opzioni lavori sul bilanciamento del bianco e sulla compensazione dell'esposizione. Ammetto che sarei curioso di vedere che risultati saprebbe tirar fuori!
Ci sono poi tante altre modalità oggi in voga e sono certo che col passare degli anni aumenteranno ancora; le foto panoramiche a 180° ad esempio o le modalità di scatto con il riconoscimento dei volti o dei sorrisi. Tutte queste opzioni facilitano l'uso delle fotocamere e ne permettono un utilizzo più rapido anche da parte di chi non ha idea di cosa sia un diaframma, rendendo la fotografia sempre più alla portata di tutti.
Ghiera comandi Canon |
Come potete constatare da queste due immagini, per quanto riguarda le modalità che sfruttano gli automatismi della nostra fotocamera, non abbiamo differenze neanche nelle icone: la signorini dei ritratti di Canon ha un'acconciatura più retrò rispetto alla corrispondente di Nikon, e viceversa Nikon riporta nei ritratti in notturna la luna e Canon la stella, ma nonostante questi dettagli da "nota le differenze" de La settimana Enigmistica, i comandi sono gli stessi, così come il funzionamento.
Ghiera comandi Nikon |
A-DEP (è una funzione Canon che "studia" il punto di messa a fuoco più vicino e quello più lontano in modo da averli ambedue a fuoco, settando la conseguente apertura di diaframma in automatico) e C1 C2 e C3 permettono di "registrare" dei preset e riprenderli nel momento in cui abbiamo bisogno di tali impostazioni (se non erro Nikon li chiama U1 U2 ed U3; segnalatemi pure nei commenti se me lo sono inventato, insultandomi, se volete! Chiederò scusa e mi esporrò alla pubblica gogna!)
Modalità P: é una modalità molto simile all'automatica. La fotocamera gestirà in modo del tutto autonomo sia i tempi di scatto che il diaframma; a noi non resterà che la possibilità di agire su gli iso, il bilanciamento del bianco, la modalità di messa a fuoco e l'eventuale uso del flash.
Può risultare comoda quando ci troviamo davanti a situazioni in cui non abbiamo tempo per pensare troppo ma ciò non vuol dire che riusciremo ad ottenere risultati sempre perfetti. La nostra reflex è una macchina, e come tale, ragiona secondo parametri ed algoritmi "pre-imparati".
Modalità S (Nikon) - Tv (Canon): Scatto in modalità Priorità di Tempi (Shutter Priority Mode). Voi pensate al tempo di scatto, la reflex gestirà il diaframma in modo da ottenere la giusta esposizione per il tempo che avete scelto.
Questa modalità risulta molto utile quando dobbiamo scattare ad oggetti in movimento poichè andremo ad assegnare come "parametro fisso" la velocità dello scatto giusta a congelare il nostro soggetto, evitando così l'effetto mosso.
Modalità A (Nikon) - Av (Canon): Scatto in modalità Priorità di Diaframmi (Aperture Priority Mode). E' la tipologia di scatto "opposta" a quella appena considerata. In questo caso andremo infatti ad impostare un diaframma che resterà "fisso" e la nostra fotocamera lavorerà per esporre ottimamente la scena gestendo i tempi di scatto.
E' possibile utilizzare questa opzione per foto ritrattistiche ad esempio; una volta trovato lo sfocato ideale. non dovremo far altro che pensare alla composizione, perchè sarà la reflex a cercare di volta in volta il tempo corretto di esposizione. Fate attenzione, però, che l'illuminazione sia tale da non dover obbligare la fotocamera a tempi troppo lunghi o rischierete il mosso.
Modalità M: è la modalità "fai come ti pare"! Completamente manuale, lascia a noi tutte le chiavi dello scatto. Avremo così possibilità di gestire tutti i parametri dello scatto a nostro piacimento, senza alcun limite.
Aumentando la durata del nostro scatto, arriveremo, dopo i 30 secondi, alla modalità B (il alcune reflex possiamo trovarla direttamente sulla ghiera di selezione dopo M). La modalità Bulb permette, sempre senza alcun automatismo, di ottenere esposizioni più lunghe dei 30 secondi ma anche di gestire l'apertura dell'otturatore per la durata della pressione del nostro dito sul pulsante di scatto.
Troveremo questa modalità di scatto in diverse occasioni in futuro e potremo così affrontare in modo più approfondito la questione.
Tengo a precisare che, come spesso puntualizzo, la fotografia è arte e come tale non può essere rinchiusa in ferree regole! Le modalità di scatto a priorità di tempi e diaframmi possono esserci d'aiuto in diverse occasioni, ma dobbiamo saperle utilizzare ed ancor più, dobbiamo sapere quando poterle utilizzare!
Provatele! Cercate di capirne il reale utilizzo, i vantaggi e gli svantaggi che possono recarvi. Come per qualsiasi arte o disciplina, il miglior modo per migliorare è studiare ma sopratutto provare!!
Buona luce a tutti!
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