Come si Fotografa.... la Luna?

Fonte di ispirazione per poeti e cantanti, ambìta meta per gli astronauti durante gli anni '60, punto di riferimento per gli scout e compagna di vita dei licantropi (giusto per restare in tema Halloween) , la luna è uno degli oggetti celesti che attirano maggiormente la nostra attenzione, da sempre.
Tutti coloro che si approcciano alla fotografia, chi prima e chi poi, decidono, non a caso, di dedicare una o più sere al nostro satellite naturale, utilizzandolo magari come soggetto principale dei propri scatti o anche, semplicemente, come suggestivo "complemento d'arredo" nella composizione della fotografia.

Ma come si fotografa la luna??
Vediamo prima di tutto cosa ci serve:

- una fotocamera con scatto remoto o autoscatto
- un treppiedi
- un cielo "pulito"

Per quanto riguarda la lente ecco affacciarsi il  primo problema; se provate a scattare una foto ad un paesaggio notturno con il miglior grandangolo che avete in corredo, vi renderete conto che vi si è "ristretta la luna"; quella impressa nella fotografia sarà infatti nettamente più "piccola" di quella che osservate ad occhio nudo.
Il motivo è semplice: immaginiamo di trovarci davanti ad una montagna e di volerla immortalare in uno scatto notturno; la distanza tra voi e la montagna sarà estremamente minore rispetto a quella che intercorre tra voi e la luna. (Giusto per darvi un'idea: il diametro del nostro pianeta è di circa 12.700 Km; la distanza tra Terra e Luna è di 380.000 Km; estremizzando, immaginate di scattare a due oggetti; il primo a pochi centimetri da voi, il secondo a 50 metri...).
Per ovviare a questo problema, basterà utilizzare focali più lunghe per "ingannare" la prospettiva; in questo modo andremo, proprio come avviene nella fotografia ritrattistica, a comprimere i piani prospettici, facendo così apparire i nostri due oggetti nettamente più vicini, ma dovremo scegliere su quale mettere a fuoco.

Il secondo problema è il tempo di esposizione che varierà: a seconda del tipo di foto che vogliamo ottenere, della fase lunare (a falce o piena) e della focale utilizzata.
Il terzo, ma non per importanza, sarà l'utilizzo della modalità di misurazione dell'esposizione.

Entriamo nel particolare.


Vogliamo fotografare la luna tra le cime di due montagne; potremo utilizzare una focale più stretta ma dovremo scegliere a quale dei due soggetti dare maggiore rilievo; utilizzando la modalità di esposizione preimpostata sulla fotocamera, la nostra luna sarà probabilmente sovraesposta apparendo come una sfera di luce senza alcun dettaglio (perchè gran parte della nostra scena è nettamente più buia, come nella immagine quì a fianco, nella quale l'albero è "visibile" ma la luna, nonostante le nuvole che ne attenuavano l'intensità, risulta completamente bruciata).
Possiamo ovviare a questo problema utilizzando la misurazione spot esponendo direttamente sulla sua superficie; in questo caso la luna risulterà nitida ma quasi sicuramente le due montagne saranno sottoesposte, scomparendo totalmente, o quasi dalla scena.
Vi domanderete allora "come vengono realizzati quelle foto in cui sia la luna che il paesaggio sono perfettamente esposti?" Nella maggior parte dei casi si sovrappongono due differenti scatti esposti rispettivamente sulla luna e sullo "sfondo".

Meno problematico è fotografare la luna nella solitudine del cielo notturno; soffermiamoci su questo scatto ed analizziamo come effettuarlo.

L'inquinamento ambientale "sporca" le nostre foto.

Premetto che l'ideale sarebbe allontanarsi dai centri abitati, ma possiamo "allenarci" anche dal balcone di casa in attesa di una gita fuori porta.
Per prima cosa dobbiamo montare la fotocamera sul treppiedi e disattivare lo stabilizzatore; sarebbe cosa buona e giusta anche poter fare affidamento su un pulsante remoto ed impostare lo scatto con lo specchietto alzato per ridurre al minimo le vibrazioni. Se non avete un "telecomando" potete in alternativa o collegare un portatile, uno smartphone o tablet alla vostra reflex comandando lo scatto dal dispositivo o, molto più semplicemente, impostare l'autoscatto!

La focale, come detto in precedenza, deve appartenere alla categoria dei teleobiettivi; le più indicate, a mio avviso, sono quelle dal 200 mm in su. Maggiore è la focale, più "grande" sarà la vostra luna!
Potrete anche decidere di affiancare alla vostra lente un moltiplicatore di focale; ne esistono diversi in commercio che vanno da una moltiplicazione di 1,4x fino al 3x ma dovrete mettere in conto un perdita di luminosità della lente a cui vorrete abbinarli ed in alcuni casi una decadenza della nitidezza dell'immagine che otterrete.
Giusto per farvi capire, in breve: un 70-300 mm f/4,0-5,6 , abbinato ad un moltiplicatore 1,4x, diventerà un 98-420 mm f/5,6-8,0. Ci troveremo in mano, quindi, una focale moltiplicata di 1,4 ma più buia di uno stop (che saranno 2 per i 2x e 3 per i 3x). Se poi montiamo il tutto su un sensore APS-C dovremo nuovamente moltiplicare il tutto per il suo fattore di crop (li vedremo più attentamente nella sezione Inventario Fotografico).

Andiamo poi a richiamare, nel menù della fotocamera, l'esposizione spot e mettiamo a fuoco; io consiglio la messa a fuoco manuale sfruttando l'ingrandimento dello schermo in live-view anche per godervi il suggestivo movimento (apparente) della luna.

Impostiamo ora i parametri di scatto:
il valore di iso dovremo cercare di mantenerlo il più basso possibile per non incappare in una valanga di rumore fotografico; io personalmente non mi spingo mai oltre i 400 iso (che, se posso, già evito come la peste!).
Il diaframma tenderemo a chiuderlo per non perdere dettaglio: f/11 credo sia un ottimo compromesso.
I tempi varieranno a seconda della fase lunare e della sua luminosità, ma saranno più veloci di quanto poteste aspettarvi.

Ora non vi resta che provare a scattare!

Piccoli consigli finali:
- non limitatevi alla luna piena; l'enfasi che otterrete nelle zone di ombra della luna crescento o calante è meravigliosa!
Potete consultare le fasi lunari da questo link e conoscere l'orario di alba e tramonto del nostro satellite da qui
- Fate attenzione all'umidità; non solo per le vostre ossa ma anche per le vostre lenti e, conseguentemente, finanze!
- Scattate lontani il più possibile dai centri abitati; l'inquinamento ambientale e luminoso sono acerrimi nemici degli scatti notturni.
- Utilizzate il formato .raw per poter eventualmente andare a correggere in post produzione il bilanciamento del bianco e dare un maggiore contrasto allo scatto evidenziandone i particolari.

Per dubbi o domande, come sempre, vi rimando ai commenti quì in basso oppure ai social in alto a destra nella pagina.

Buona Luce a tutti!

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